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Scopri se l’assicurazione auto chilometrica conviene e se fa al caso tuo
La RCA chilometrica è un particolare tipo di polizza che prevede il pagamento del premio sulla base del numero di chilometri percorsi nel corso dell’anno di copertura.
Viene chiamata anche assicurazione auto a consumo, dal momento che permette di pagare una tariffa RC auto personalizzata e proporzionale ai chilometri che chi sottoscrive la polizza dichiara di percorrere nel corso di un anno.
La stipula di questa tipologia di assicurazione prevede per contratto l’installazione di un dispositivo di monitoraggio remoto con tecnologia GPS.
Per calcolare quanto costa l’assicurazione auto a consumo tieni presente che il premio è composto da:
Per stabilire la quota variabile, ogni impresa di assicurazione ha una propria metodologia, anche se quella più comune prevede l’uso di scaglioni di percorrenza, tra i quali dovrai scegliere quello che ritieni più adatto al tuo stile di vita. Al passare di ogni scaglione corrisponde un prezzo proporzionalmente più alto.
In sintesi, l’assicurazione auto a chilometri è una formula Pay Per Use: paghi un premio RCA formato da una quota fissa e da una variabile commisurata a quanti chilometri percorri in un anno. Per un calcolo esatto il contratto prevede l’installazione di un dispositivo GPS che registra i chilometri percorsi con il veicolo assicurato.
Ma come funzionano le assicurazioni auto a chilometri? Il conteggio dei chilometri presunti viene revisionato a consuntivo analizzando i dati registrati da un dispositivo con tecnologia GPS, come la scatola nera (black box), la cui installazione è prevista dal contratto.
In questo modo si evitano situazioni spiacevoli, quali ad esempio incresciose controversie tra compagnie assicuratrici e clienti in merito al conteggio chilometrico annuo sul quale è calcolato il premio da pagare.
Adesso che sai che l’assicurazione auto a chilometri richiede una tua stima sulla percorrenza annua, è importante scegliere lo scaglione più adatto alle tue esigenze.
L’obiettivo è quello di avere la certezza di non sforare il limite di chilometri previsto dalla fascia selezionata. Ecco un modo semplice per fare un calcolo con ragionevole esattezza:
Annota i chilometri che percorri con l’auto, sia quelli quotidiani come casa-lavoro oppure casa-scuola-lavoro, sia quelli con cadenza fissa come casa-impianto sportivo oppure prima casa-seconda casa e simili.
Con Google Maps calcola i chilometri di ogni tragitto e poi fai la somma, dopodiché moltiplica il totale dei chilometri ottenuti per i giorni dell’anno nei quali i tragitti segnati vengono effettivamente percorsi.
Il consiglio furbo è questo: al risultato ottenuto, aggiungi un tot di chilometri ‘cuscinetto’ che rappresentano il consumo straordinario per gli spostamenti durante il fine settimana, per esempio.
Se per un qualsiasi motivo a fine anno i conti non tornano e i chilometri percorsi sono superiori a quelli stabiliti in fase di contratto, la compagnia assicuratrice ti addebiterà un costo aggiuntivo per le distanze percorse in eccesso: tale costo extra è indicato nelle condizioni contrattuali.
Alcune polizze chilometriche prevedono che sia la compagnia di assicurazione a stabilire il limite di chilometraggio previa analisi della media dei chilometri da te stimata, in tal caso se sfori il massimo di chilometri consentito paghi un sovraprezzo, ma in caso di chilometraggio inferiore ottieni un rimborso.
L’assicurazione a consumo è una valida opzione per chi non usa frequentemente l’automobile. Viceversa, non è una scelta conveniente se:
In generale fino ai 5.000 km annui l’assicurazione auto a chilometri è una soluzione vantaggiosa. Superati i 5.000 chilometri per anno il risparmio economico comincia progressivamente a ridursi fino alla soglia dei 10.000 km oltre la quale la polizza a chilometri non conviene più e probabilmente è meglio orientarsi verso un’assicurazione auto “classica”, oppure provare la strada di un’assicurazione auto mensile, che consente di diluire l’importo del premio annuale in 12 rate.
Un altro modo per avere una polizza conveniente dipende strettamente dal tipo di utilizzo che si fa del proprio veicolo: se è ridotto in un arco temporale definito si può valutare la stipula di un’assicurazione temporanea (ad esempio: giornaliera, trimestrale o semestrale).
Diciamo che hai deciso di sottoscrivere una polizza auto chilometrica perché hai ipotizzato una percorrenza annua di circa 3.500 km (con cuscinetto extra di 1.500 km).
In questo caso, rientri nella fascia di convenienza massima con un risparmio considerevole stimabile tra il 30% e il 60% in meno rispetto a una classica RCA.
Se invece hai calcolato di fare 5.000 km in un anno e sfori il limite, il risparmio economico sul premio sottoscritto nel contratto diminuisce in misura inversamente proporzionale al numero dei chilometri in più ed è meglio andare alla ricerca di un altro preventivo RCA, meglio se online.